Per le celebrazioni del 2016, il presidente Mattarella - in visita ufficiale negli Stati Uniti d'America - rilasciò un breve messaggio, al termine del quale osservò che "La storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale". Si veda per esempio il sito della Città Metropolitana di Milano. Fin dalla prima celebrazione del Giorno del ricordo nel 2005 da diversi gruppi dell'estrema sinistra sono state organizzate delle contromanifestazioni in occasione del 10 febbraio, con la partecipazione di alcuni storici d'area[100][101][102][103][104]. In quell'occasione avevano ricevuto la decorazione anche i parenti di Vincenzo Serrentino, ultimo prefetto di Zara, catturato a Trieste dai partigiani jugoslavi nel maggio 1945 e fucilato a Sebenico nel 1947 come criminale di guerra[23]. Sulla scorta della legge istitutiva del Giorno del ricordo che previde, tra l'altro, l'organizzazione di "[...] iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi [delle foibe e dell'esodo] presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado [...]"[166], nel 2014 è stato realizzato il film-documentario Il sorriso della Patria, prodotto dall'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti" di Torino (Istoreto) con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Giorgio Napolitano non pronunziò alcun discorso nell'ultima cerimonia del Giorno del ricordo cui presenziò (10 febbraio 2014). Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico, giurista, accademico e avvocato italiano, 12º presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Il governo italiano è oggetto del Trattato di pace, l'Italia è un Paese sconfitto e sul banco degli imputati. Video ufficiale della manifestazione alla Camera dei deputati, Iter della legge istitutiva del Giorno del ricordo, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Ministero dell'Università e della Ricerca, forzata italianizzazione delle terre di confine, Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", Legge 30 marzo 2004, n. 92 (testo ufficiale), Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della celebrazione del "Giorno del ricordo". Ha tre figli. La popolazione italiana che apparteneva a quella regione fu quasi cancellata e di quell'orrore, per troppo tempo, non si è mantenuto il doveroso ricordo. Il discorso di Napolitano era stato preceduto da un intervento dello spalatino Enzo Bettiza. Grazie a questo progetto pluriennale sono stati organizzati diversi convegni, cui sono stati invitati a parlare storici, esuli ed insegnanti. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero.», In quanto solennità civile, ai sensi dell'art. Sono avvenuti fatti che devono essere condannati e biasimati. La Seconda guerra mondiale, scatenata da regimi dittatoriali portatori di perverse ideologie razziste, ha distrutto la vita di milioni di persone nel nostro continente, ha dilaniato intere nazioni, ha rischiato di inghiottire la stessa civiltà europea … L'Italia, riconciliata nel nome della democrazia, ricostruita dopo i disastri della Seconda Guerra Mondiale anche con il contributo di intelligenza e di lavoro degli esuli istriani, fiumani e dalmati, ha compiuto una scelta fondamentale. Sempre nel 2007, fece discutere la già citata concessione dell'onorificenza destinata alle vittime delle foibe a Vincenzo Serrentino[132][133]. Quest'ultimo partito pochi mesi prima, il 13 dicembre 2003, aveva rianalizzato il tema della foibe in un convegno in cui aveva destato scalpore[73] l'intervento del segretario del PRC Fausto Bertinotti che, dopo aver ribadito i valori dell'antifascismo e della Resistenza, aveva affermato che "Le Foibe sono state un fenomeno drammatico che ha investito la Venezia Giulia nella transizione tra guerra e dopo guerra e che ha una specificità insieme politica e etnica". Discorsi e attività del presidente della Repubblica Italiana, Discorsi e attività del parlamento italiano, Attività delle assemblee regionali, dei consigli comunali e delle prefetture, Contromanifestazioni e polemiche ad esse legate, Vandalismi contro i simboli delle foibe e dell'esodo. La scuola italiana è stata coinvolta nelle attività di approfondimento e celebrative da tutti i ministri competenti susseguitisi a partire dal 2005: le scuole di ogni ordine e grado sono invitate a prevedere delle iniziative volte a diffondere la conoscenza dei fatti, oltre che a "valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle coste dalmate - in particolare ponendo in rilievo contributo degli stessi allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero"[64][65]. Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Discorso del presidente della Camera Laura Boldrini del 10 febbraio 2015. Notizia dal sito ufficiale del Comune di Roma. Gli esuli giuliano-dalmati parlavano dialetti veneti dalle sonorità esotiche per l'italiano medio; molti avevano cognomi di origine slava, tedesca, o di altre regioni dell'ex-impero asburgico, pur essendo le loro famiglie di nazionalità italiana da generazioni. In Slovenia immediatamente venne fissata una giornata per onorare le sofferenze patite nel periodo fascista. Il finanziamento di tali istituzioni ammonta a 200.000 euro annui a decorrere dall'anno 2004, metà all'Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI), e metà alla Società di studi fiumani per il tramite dei due enti. Ai sensi della legge istitutiva, nel Giorno del ricordo viene concessa, in seguito a domanda, una medaglia (in acciaio brunito e smalto, con la scritta "La Repubblica italiana ricorda") con diploma,[13] al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti sino al sesto grado degli infoibati dall'8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947, in Istria, Dalmazia e nelle province dell'attuale confine orientale. [...] Il Novecento non è stato soltanto lutti e tragedie. Fra di esse, la celebrazione ufficiale alla Camera dei Deputati alla presenza dei presidenti dei due rami del parlamento - Grasso e Boldrini - nel corso della quale quest'ultima espresse l'auspicio che non ci siano più "guerre e odio"[45]. E si parla proprio di uccisione, dell'omicidio per costruire su quello l'esistenza dell'oppresso", aggiungendo che "accanto a questo furore popolare non riesco a non vedere anche una volontà politica organizzata, legata ad una storica idea di conquista del potere, di costruzione dello Stato attraverso l'annientamento dei nemici"[74]. La corsa è patrocinata del CONI, dalla FIDAL, dal Senato, dalla Camera dei deputati, dalla Regione Lazio, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dai Comuni di Roma e Trieste, oltre che da numerose Associazioni giuliano-dalmate[51]. Pregiudiziali ideologiche insieme a calcoli diplomatici. Video ufficiale della manifestazione al Quirinale, Giorno del ricordo 2015. Il documentario, che dura circa 44 minuti, è costituito da spezzoni di diciotto fra cinegiornali e filmati vari dell'Istituto Luce – prodotti fra il maggio del 1946 e l'aprile del 1956 – inframmezzati da foto d'epoca, testimonianze e brani storici. Il riconoscimento può essere concesso anche ai congiunti dei cittadini italiani che persero la vita dopo il 10 febbraio 1947, ed entro l'anno 1950, qualora la morte sia sopravvenuta in conseguenza di torture, deportazione e prigionia, escludendo quelli che sono morti in combattimento. Deve esserci di monito la coscienza che fu appunto la piaga dei nazionalismi, della gretta visione particolare, del disprezzo dell'"altro", dell'acritica esaltazione della propria identità etnica o storica, a precipitare il nostro continente nella barbarie della guerra. «1. Mattarella, in un video poi diffuso via social, ha raccontato della nomination agli Oscar come di un traguardo importante, più della vittoria. A sinistra la vergogna negazionista, COMUNICATO: ATTACCHI ALLA RICERCA STORICA SU FOIBE E CONFINE ORIENTALE, Blitz di militanti di Forza Nuova alla mostra dedicata alle Foibe, Foibe, Casa Pound minaccia l’Anpi : “Pronti a impedire le conferenze nelle scuole”, Casapound, nuovo striscione contro i partigiani: «Negazionismo e quattrini» „Casapound, nuovo striscione contro i partigiani: «Negazionismo e quattrini»“, Firenze, minacce alla consigliera comunale: “Nega le foibe, stupriamola”, Torino, militanti di destra contro la Circoscrizione 3: "Non date spazio allo storico che nega le foibe", «La Kersevan è una seria, quei giovani non imitino Storace», «La ricorrenza [del Giorno del ricordo] venne istituita dallo Stato italiano nel 2004, per offrire rispetto e memoria ai tanti connazionali vittime di violenze nel contesto del confine orientale alla fine della Seconda guerra mondiale. Il Giorno del Ricordo voluto dal Parlamento … Non dimentichiamo e cancelliamo nulla: nemmeno le sofferenze inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo e della guerra. Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale dall'8 settembre 1943, data dell'annuncio dell'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile, al 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Numerose anche le iniziative promosse da partiti politici e organizzazioni afferenti all'estrema destra italiana. Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata.Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, … La presidente, fra l'altro, affermò: «Quando nel marzo del 2004 prima la Camera e poi il Senato approvarono a larghissima maggioranza la legge 92 che istituiva la "giornata del ricordo", il Parlamento realizzava uno dei suoi atti più elevati e significativi, colmando, finalmente, un debito di riconoscenza verso la memoria delle migliaia di italiani che rimasero vittime di una violenza cieca e brutale. Sergio Mattarella, davanti a Laura Pausini, si è tolto il cappello. Il discorso di Napolitano innescò una forte polemica pubblica col presidente croato Stipe Mesić e una risentita lettera privata del presidente sloveno Janez Drnovšek (si veda l'approfondimento nel paragrafo relativo alle polemiche internazionali). E a cui si congiunse la tragica odissea dell'esodo di centinaia di migliaia di istriani, fiumani e dalmati dalle terre loro e dei loro avi. È evidente, da parte di Oliva, l'intento di strizzare l'occhio alla destra, come fa da tempo come scrittore e storico». Sui circa 1000 riconoscimenti consegnati in occasione del Giorno del ricordo, circa 300 risultano attribuiti a militari inquadrati nelle formazioni di Salò, Carabinieri del Regio Esercito confluiti nella Repubblica Sociale Italiana, poliziotti, finanzieri e militi della Milizia di difesa territoriale: tutti uccisi dagli jugoslavi, in buona parte dopo la fine delle ostilità. In occasione della ricorrenza del 2007, ebbe luogo una polemica fra il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e il presidente della Croazia Stipe Mesić, a causa di alcune frasi del discorso di Napolitano definite razziste, revisioniste e revansciste da Mesić. Nel 2015, dopo la lettura del comunicato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il discorso ufficiale venne tenuto dalla presidente della Camera Laura Boldrini. La notizia è stata ripresa anche da alcuni media sloveni[144][145] e croati[146] nonché dalla stampa della minoranza nazionale slovena in Italia[147]. Accusato di torture ed omicidi in varie zone dell'Istria. Negli anni in molte località dell'Italia si sono verificate diverse decine di atti di vandalismo contro vari simboli dell'esodo e delle foibe, spesso in prossimità delle celebrazioni del 10 febbraio[152][153][154]. Profilo storico[66]. Non sono molte in Italia, Chiara, Duygu, Roberta e le loro sorelle. [28]. «Oggi ho avuto l’onore di essere invitata al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella. I primi firmatari esponenti della Lega e di Forza Italia con la mozione richiedevano quindi la sospensione ogni forma di finanziamento ad istituti ed associazioni che intendano trattare l'argomento foibe[112]. 2.700.000 euro I.V. Un orizzonte di speranza nel quale non c'è posto per l'estremismo nazionalista, gli odi razziali e le pulizie etniche.»[35]. La stessa legge ha riconosciuto il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste e l'Archivio museo storico di Fiume, con sede a Roma. Lo storico Guido Rumici ha approntato a tal fine una dispensa per la scuola dal titolo Istria, Fiume e Dalmazia. Per questi motivi, anche a fini politici, la risposta slovena non si è fatta attendere, se nel 2005 Lubiana ha istituito la giornata del 15 settembre come Festa nazionale del ritorno del Litorale alla madrepatria.», in. ROMA – Si è conclusa la cerimonia dei David di Donatello 2021. Lo stesso Pupo aveva ricordato nel 2019 come egli avesse «sempre cercato anche di combattere quelle che sono effettivamente delle istanze negazioniste, peraltro limitatissime, esistenti in alcuni ambienti della sinistra antagonista»[111], evidenziando l'anno dopo come: «nel mio libro del 2003 vengono avanzate alcune categorie come quelle di "negazionista" e "riduzionista". In un Paese in cui l’imprenditoria femminile è ancora limitata e per molti versi arretrata, rispetto al resto d’Europa, le start up femminili sono ancora meno: «Secondo i dati del Mise, nell’ultimo trimestre 2020 solo il 13,3% delle start up innovative ha una … Tale cerimonia si è spesso svolta nel palazzo del Quirinale, al cospetto dei Presidenti della Repubblica succedutisi negli anni, i quali, oltre a conferire le onorificenze alla memoria ai parenti delle vittime [1] hanno pronunciato, in molti casi, emozionanti discorsi. Dopo una forte presa di posizione a difesa di Napolitano da parte dell'allora ministro degli esteri Massimo D'Alema[128], la polemica rientrò a seguito di un intervento dell'Unione europea critico nei confronti di Mesić[129]. Nel valutare gli avvenimenti storici che non causarono dolore solamente a italiani e istriani, bensì pure a sloveni e croati, dovremmo fare lo sforzo necessario per spiegare i fatti nel loro contesto. Allo stesso modo, le prefetture italiane organizzano delle cerimonie, sotto forma di commemorazioni pubbliche cui si associano spesso delle conferenze di carattere storico o la consegna delle decorazioni per i parenti degli infoibati[50]. His father, Bernardo Mattarella, was an anti-fascist who, alongside Alcide De Gasperi and other prominent Catholic politicians, founded the Christian Democracy (DC), which dominated the Italian political scene for almost fifty years, with Bernardo serving … Perseguitati dalla Jugoslavia comunista, si sentivano maltrattati e ignorati dall'Italia.»[41]. Ha identificato il proprio destino con quello di un'Europa che si è lasciata alle spalle odi e rancori, che ha deciso di costruire il proprio futuro sulla collaborazione fra i suoi popoli basata sulla fiducia, sulla libertà, sulla comprensione.»[16][17]. Col passare degli anni, anche diverse Comunità degli italiani di Slovenia e Croazia hanno organizzato varie attività in occasione del Giorno del ricordo[56]. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Il presidente proseguì: «Vi fu dunque un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assunse i sinistri contorni di una "pulizia etnica"». Sergio Mattarella, davanti a Laura Pausini, si è tolto il cappello. Il termine per presentare la domanda di riconoscimento è il 30 marzo 2014. Risultano in questo modo del tutto trascurati sia le reali dimensioni del fenomeno sia i risultati della storiografia italiana e internazionale che ha indagato a fondo, ponendola in un più generale quadro europeo, l'evoluzione dei rapporti fra le popolazioni di origine italiana e slava di quelle regioni, nonché le violenze e i torti reciproci»[86]. Il nome del defunto e del parente cui è stato consegnato il diploma sono stati cancellati. Bertinotti affermò che per le foibe si sentiva vicino al pensiero di Jean-Paul Sartre sulla lotta al colonialismo "secondo cui il colono non può esistere, non può ricostruire la sua identità se non con la uccisione del colonizzatore. A riprova di come il termine "negazionismo" sia usato in modo strumentale da esponenti politici, nel 2019 una mozione del Consiglio regionale del Friuli definì il "Vademecum del Giorno del Ricordo" (pubblicato dall'Irsrec del Friuli Venezia Giulia e tra i cui estensori figura lo stesso Pupo) un testo «con il quale si vuole diffondere una versione riduzionista della storia». La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.2. La stessa Cernigoi ricorda i nomi di Sandi Volk e Alessandra Kersevan, anch'essi accusati d'essere "negazionisti": Il potere e la storia A Trieste la mannaia cala su chi non si allinea, Foibe: per la Regione Toscana “non fu pulizia etnica”. Storie. Alcune proposte di legge (tutte senza esito favorevole) vennero presentate rispettivamente nel 1995[2], nel 1996[3] e nel 2000[4][5]. «È davvero un piacere vederla e farle i complimenti, la notte degli Oscar è stata un’emozione straordinaria», ha cominciato il presidente della Repubblica, che al Quirinale ha incontrato l’artista romagnola. Ecco che cosa ha impedito che si parlasse delle foibe e dell'esodo cui furono costrette tante famiglie di italiani, in quella che è stata definita una vera e propria "pulizia etnica" - una definizione che è un altro macigno - perpetrata dalle autorità Jugoslave.»[44]. "Forti perplessità" sono state espresse anche da parte dello storico del colonialismo italiano Angelo Del Boca, il quale ha fra l'altro definito la commemorazione "una battaglia strumentale della destra in contrapposizione alla Giornata della Memoria, a cui i partiti di sinistra si sono adeguati per non lasciare il monopolio assoluto all'altra fazione"[88]. Essa recava le firme di un nutrito gruppo di deputati di vari gruppi parlamentari (prevalentemente di Alleanza Nazionale e Forza Italia, oltre che dell'UDC e della Margherita). Gruppi politici di estrema destra riconducibili a Forza Nuova[115], CasaPound[116], Blocco studentesco[117] e Giovane Italia (l'organizzazione giovanile de Il Popolo della Libertà) hanno compiuto diversi blitz e manifestazioni contro associazioni e centri culturali con l'obiettivo di impedire lo svolgimento di conferenze storiche a tema foibe ed esodo. Regioni, province e comuni si sono impegnate in vario modo a superare quelli che spesso sono definiti dai rappresentanti delle istituzioni o della cultura "silenzi" o "colpevoli omertà" che avevano impedito una riflessione ponderata sugli eventi che coinvolsero gli italiani dell'Istria, di Fiume e di Zara[46]. Il Parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale. Ad una cultura legata ai valori della Resistenza e dell'antifascismo (...) si va sostituendo una cultura diffusa fatta (...) di vere e proprie falsificazioni". Anche questi atti sono stati da alcuni stigmatizzati come esempio di "negazionismo" delle foibe[164][165]. Regolarmente promulgata dal Presidente della Repubblica, la legge 30 marzo 2004, n. 92, fu pubblicata nella “Gazzetta Ufficiale” n. 86 del 13 aprile 2004. Fra gli storici e gli accademici che hanno partecipato alle varie manifestazioni sono da ricordare Elena Aga Rossi, Francesco Benvenuti, Claudio Bonvecchio, Marina Cattaruzza, Franco Cecotti, Roberto Chiarini, Massimo De Leonardis, Claudio Dellavalle, Costantino Di Sante, Emilio Gentile, Sante Graciotti, Fulco Lanchester, Alessandro Luparini, Arnaldo Mauri, Giuseppe Monsagrati, Luciano Monzali, Antonio Maria Orecchia, Mila Orlić, Gianni Oliva, Giuseppe Parlato, Raoul Pupo, Guido Rumici, Fulvio Salimbeni, Roberto Spazzali, Giovanni Stelli, Fabio Todero, Chiara Vigini[53]. Nel 2015 - nell'ambito dei percorsi celebrativi - è stata inaugurata a Roma alla presenza dei rappresentanti della regione Lazio e del comune di Roma la "Casa del ricordo", che fungerà da centro principale per le associazioni interessate, allo scopo di ricordare "la tragedia delle foibe e l'esodo istriano, fiumano e dalmata"[52]. Napolitano affermò altresì che "quel che si può dire di certo è che si consumò - nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe - una delle barbarie del secolo scorso"[20][21] Sulle foibe, in particolare, è calato un muro di silenzio. ", Palazzo Chigi revoca l'onorificenza al repubblichino ucciso dai partigiani, 25 aprile, revocata medaglia a Paride Mori: soldato di Salò e non vittima foibe. Milano n. 00834980153 società con socio unico, Music Gustavo Corni ha invece rilevato come l'istituzione del Giorno del Ricordo sia stata progettata "come possibile elemento unificante e legittimante di un nuovo patriottismo" fortemente avallato dal centrodestra italiano.[89]. da Stefano Lusa, "In tale occasione, da un Presidente della Repubblica, mi sarei aspettato un ricordo equilibrato sulle tragedie e gli errori compiuti su entrambi i lati del confine da due brutali regimi. Cinque italiani uccisi dagli jugoslavi e decorati con l'onorificenza furono accusati dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia di essere criminali di guerra (Giacomo Bergognini[139], Luigi Cucè[140], Iginio Privileggi[141], Romeo Stefanutti[142] e Vincenzo Serrentino)[143]. Nessuno ha dimenticato l’immagine del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da solo, con la mascherina, all’Altare della Patria, circondato dal deserto di piazza Venezia a Roma. All'epoca, il ministero degli Esteri sloveno reagì precisando che sarebbe stato necessario ricordare anche gli sloveni perseguitati dal fascismo. Nello spirito delle associazioni dei profughi è una data che segna l'inizio della tragedia, una data simbolicamente molto forte. ©: Edizioni Condé Nast s.p.a. - Piazza Cadorna 5 - 20123 Milano cap.soc. Gli atti di tali convegni sono stati successivamente pubblicati[69][70]. Il primo anno in cui si celebrò il Giorno del ricordo fu il 2005. Quattro deputati di Sinistra Ecologia e Libertà hanno presentato in proposito un'interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio in cui si chiede, tra le altre cose, che venga reso pubblico l'elenco dei membri della commissione incaricata di valutare le richieste di onorificenza[138]. Il Quirinale per la seconda celebrazione del Giorno del ricordo organizzò la prima delle cerimonie solenni che poi si succedettero di anno in anno. Diversi istituti storici della Resistenza - spesso in collaborazione con le associazioni degli esuli - hanno via via articolato una densa serie di appuntamenti: tavole rotonde, seminari, mostre, creazione di percorsi didattici, applicazioni web, materiali per la scuola[54][55]. Ma hanno pesato come un macigno sulla vita di milioni di persone le due guerre mondiali, la ferocia delle dittature, le contrapposizioni ideologiche della guerra fredda. La Rai in occasione del 10 febbraio a partire dal 2005 inserisce nei propri palinsesti delle trasmissioni specificamente dedicate al Giorno del ricordo[58], così come le televisioni del gruppo Mediaset[59], Sky Italia e diverse altre TV nazionali o locali[60]. Grazie Presidente è stato un grande privilegio poterla incontrare. Matteo Zola, intervista ad Angelo del Boca: Foibe e Risiera, la strana ”simmetria” per pacificare la memoria sugli ex confini, Intervista consultabile sul sito della Rete Civica di Milano, Le foibe viste dall'altra parte Sandi Volk racconta la sua verità, Incontro revisionista sulle Foibe Il rettore lo sospende: inopportuno - Corriere del Veneto, CNJ / Parma: iniziative antirevisioniste e jugoslaviste, Rifondazione invita una revisionista il Ricordo delle foibe diventa un caso - la Repubblica.it. Enzo Collotti ha invece rilevato come "delle vittime delle foibe e dei dolori e delle sofferenze di coloro che condivisero l'esodo istriano ai politici che ne vogliono monumentalizzare il ricordo in un secondo ambiguo giorno della memoria interessi relativamente poco. Richiamandosi anche alla posizione espressa da Bertinotti l'anno precedente, Oliva definì i contestatori «fuori dalla storia» e replicò: «La legge che istituisce la giornata del ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia è stata votata in Parlamento con una maggioranza del 98 per cento. Cit. L'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - una delle principali associazioni degli esuli giuliano-dalmati - nel 2009 ha istituito il "Premio 10 febbraio - Giorno del ricordo", da conferirsi agli esuli o loro discendenti particolarmente distintisi nelle rispettive categorie lavorative, professionali o artistiche e ai personaggi della cultura e dello spettacolo che abbiamo direttamente o indirettamente contribuito alla conoscenza, divulgazione e conservazione della storia e delle tradizioni delle genti istriane, fiumane e dalmate. È una data infelice, se ne deduce, ma non era facile trovarne un'altra»[91]. «La Giornata del ricordo continua a far nascere polemiche tra Slovenia, Croazia ed Italia. Il riconoscimento onorifico è senza assegno. Il Giorno del ricordo è celebrato sia dalla Camera dei deputati[39] che dal Senato della Repubblica Italiana (nel 2014 e nel 2015 in presenza del presidente della Repubblica)[40], generalmente con una seduta solenne del rispettivo ramo del Parlamento italiano ed un discorso ufficiale tenuto dal presidente pro tempore, cui di volta in volta si possono accompagnare mostre, concerti, conferenze, tavole rotonde e altre attività. Altre critiche - in particolare riferite al discorso del 2006 di Ciampi - furono espresse sia dallo scrittore Antonio Tabucchi[98] che dallo storico triestino Galliano Fogar, azionista ed esponente di punta del CLN triestino, che criticò pure alcune precedenti affermazioni di sostegno alla proposta di Menia di istituzione del Giorno del ricordo da parte di Fassino e Violante, e parlò di memoria dimezzata e di rimozione del fascismo e dei crimini di guerra italiani in Jugoslavia quali terreno di coltura delle successive violenze postbelliche da parte jugoslava[99]. La geopolitica della regione, che sin dall'esperienza asburgica era stata aggravata dalle innumerevoli differenze etnico-culturali, dimostra come sia molto difficile distinguere le popolazioni più affini a un contesto latino piuttosto che a quello slavo. Sta di fatto che tra il 1919 e il 1947 in tale zona si è andando consumando uno stillicidio di brutalità, dove le cause e gli effetti si confondono a vicenda, non senza strascichi ideologici fino ai nostri giorni. Dopo una lunga carriera presso la FAO e il Programma alimentare mondiale a Roma, nel 1998 viene nominata portavoce per il Sud Europa dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, svolgendo in tale ruolo missioni in diverse parti … Tale concorso è "rivolto alle scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado [ed è] volto a promuovere l'educazione alla cittadinanza europea e alla storia italiana attraverso la conoscenza e l'approfondimento dei rapporti storici e culturali nell'area dell'Adriatico orientale"[68].
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