Io sto condividendo il più possibile. Biografia Le origini e la carriera politica. Da ormai una decina di anni l’ex ministro Dc e Pd, oggi Capo dello Stato, è sovente nelle trincee giudiziarie impegnato a combattere e negare una tesi ampiamente diffusa tra gli studiosi di mafia, talmente nota da essere riportata persino nella Enciclopedia Treccani dove la biografia sull’onorevole Bernardo lo descrive quale «sospettato di essere tra i “referenti nel rapporto tra la DC e la mafia” quale si venne definendo dal secondo dopoguerra». Delitto Mattarella: il film sul presidente che disturbava gli affari tra mafia e politica Aurelio Grimaldi ha diretto il film tratto dal suo libro, in cui si vedono in azione tutti i nemici di Piersanti Mattarella nella DC siciliana ma anche a Roma. Vito Alfio Ciancimino (Corleone, 2 aprile 1924 – Roma, 19 novembre 2002) è stato un politico e mafioso italiano appartenente alla Democrazia Cristiana, condannato in via definitiva per associazione mafiosa. I capitali venivano trasferiti a Ginevra attraverso il deputato Giovanni Matta e Roberto Parisi, al quale faceva riferimento la manutenzione dell'illuminazione di tutta la città. Pochi giorni dopo, il 28 novembre, Fienga risponde: “Benché Ciancimino avesse chiesto l’affidamento della concessione a trattativa privata… venne bandita a Palermo una pubblica gara alla quale chiesero di partecipare 4 ditte… Il 31 ottobre 1950 fu prospettato alla sezione Commerciale e del Traffico di Palermo che la Ditta Ciancimino, con un esposto presentato a mezzo del Sottosegretario dei Trasporti, on. Nell'ottobre 1970 Ciancimino fu eletto sindaco di Palermo ma nel dicembre successivo fu costretto a dimettersi a causa delle proteste dell'opposizione e delle inchieste della Commissione parlamentare antimafia che lo riguardavano[8]; tuttavia Ciancimino rimase in carica fino all'aprile 1971, quando venne eletto il nuovo sindaco Giacomo Marchello[1]. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 12 mar 2021 alle 13:25. Nel 1950 si trasferì a Palermo per frequentare la facoltà di Ingegneria ma non conseguì mai la laurea. Il giornalista e politico Claudio Fava (già parlamentare nel Psi) dedicò molto tempo ad approfondire le tematiche del padre fino ad essere tra gli sceneggiatori della fiction messa in onda nel 2008 da Mediaset “Il capo dei capi” in cui, accanto alla storia del protagonista Totò Riina, affiorano anche altri personaggi comprimari tra cui lo stesso Bernardo Mattarella, ritratto come un politico colluso con la mafia, amico di Vito Ciancimino e dell’imprenditore Caruso. Il giornalista del Fatto ricorda come Martelli “tirò in ballo la figura di Mattarella padre, Bernardo, definendolo il leader politico … A questo punto giova ricordare la brillante e fulminea carriera politica dell’avvocato Bernardo Mattarella benedetta dagli Alleati. Caro Fabio Giuseppe Carlo, Ma fin da allora la legge non fu uguale per tutti perché ci furono esponenti di Cosa Nostra d’oltreoceano che furono accolti a Palermo come salvatori della patria per aver agevolato l’arrivo degli Alleati, tra questi proprio Lucky Luciano. L’avvocato Fabio Repici e il giornalista Alfio Caruso hanno presentato alla Procura Generale di Roma la richiesta di revisione del processo intentato nel 1966 dagli onorevoli Bernardo Mattarella … E se quei grandi elettori chiederanno un favore in cambio, Bernardo Mattarella (come si suole dire) non si faceva negare. I magistrati che indagarono su di lui lo definirono «la più esplicita infiltrazione della mafia nell'amministrazione pubblica»[18]. il fratello piersanti, poi vittima della mafia, fu colui che fece eleggere vito ciancimino sindaco di palermo. Esistono molteplici dichiarazioni in cui Bernardo Mattarella si dichiarò apertamente contro la mafia ma nonostante ciò, nella fase iniziale del secondo dopoguerra fu sovente accusato di essere «tra i referenti nel rapporto tra la DC e la mafia» come è cristallizzato anche nel Dizionario biografico degli italiani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana di Roma. Vito Ciancimino è responsabile anche della morte di Reina che era suo socio. Ebbene l’attuale capo dello Stato, insieme ai nipoti Maria e Bernardo (figli del fratello Piersanti) decise di fare causa alla Rti e alla Taodue, produttori film in quanto a Bernardo Mattarella “si attribuiscono allo stesso amicizie o comunque frequentazioni mafiose che non hanno riscontro alcuno, ricorrendo ad artifici anche grossolani”. In questo articolo, peraltro, non vogliamo esprimere opinioni o giudizi ma semplicemente riportare i pareri di giornalisti, storici, politici e pentiti che ritenevano e ritengono Bernardo Mattarella un uomo d’onore. Era il padre del giornalista e politico Claudio Fava e di Elena Fava (1950-2015), presidente della Fondazione Giuseppe Fava. Ma vediamo di approfondire questi episodi nei punti essenziali: per una ricostruzione più dettagliata leggere i link a fondo pagina. Biografia di Bernardo Mattarella sul Dizionario biografico Treccani. EMA “occulta” 7.748…, EX PRIMARIO DI PNEUMOLOGIA: «CONTRO COVID-19 UTILE…, CoronaVirus – 2. L’ITALIA SUPERA GLI USA…, PALAMARA, TOGHE SPORCHE & PD, INSABBIAMENTO…, CORONAVIRUS – 10. Contro di lui dissero e scrissero cose terribili, ma in realtà non riuscirono a provare praticamente niente, se non che la sua potenza, appunto per questa assenza di testimoni contrari, era perfetta». Altre migliaia aiutate da famiglie o… ‘Ndrangheta! Basata solo sul fatto che Orlando (insieme ad altri autorevoli impegnati contro la mafia e la mala politica) contestò energicamente la scelta di Falcone di lasciare Palermo e collaborare con Martelli. Come sostiene la stessa Fiammetta Borsellino. I conti correnti servivano per pagare le famose «messe a posto» per la gestione degli appalti per la manutenzione delle strade e delle fogne di Palermo affidata al conte Arturo Cassina, cavaliere del Santo Sepolcro. La famiglia, di modeste condizioni sociali, era di fervida fede cattolica. Un riscontro che fu no degli argomenti che indusse l’ex ministro di Giustizia Claudio Martelli a sostenere apertamente i legami con la mafia di Mattarella padre. Poi si sono divisi. Piersanti Mattarella entra nel partito tra il 1962 e il 1963. Impossibile non evidenziare la coincidenza, rilevata da Bianca Stancanelli nel suo libro “La città marcia” (anche questo depositato da Repici), che il ministro dell’Interno, in quel 1950 in cui la Questura si mostrava così attenta alla sorte di Ciancimino, era un altro democristiano siciliano: Mario Scelba, come Bernardo Mattarella tirato in ballo da un pentito nel processo per la Strage di Portella della Ginestra. Questo surplus era destinato sia alla corrente andreottiana, che in Sicilia faceva capo a Ciancimino stesso, sia un 20 per cento, alle tangenti dovute a Bernardo Provenzano e Totò Riina[21]. 12 Proclami militari e 2 General Orders, che regolarono la vita dei cittadini durante l’occupazione militare alleata – si legge sul sito www.albergoni.net – Questi proclami furono inseriti in un fascicolo chiamato Sicily Gazette N°1, stampato in circa 5.200 copie dalla  tipografia IRES di Palermo, ma esso era già stato predisposto in Africa dai gruppi di studio AMGOT che pianificavano le future strategie post l’invasione. Tantopiù che Orlando fu ospite del giornale di Vercelli di cui ero vicedirettore nel 1990 per un convegno dal titolo “Vercelli come Palermo?”. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience. Dopo lo sbarco degli Alleati e la liberazione dell’isola (luglio-agosto 1943), costituì a Palermo il comitato provinciale DC, di cui fu presidente, e fu poi eletto vicepresidente del Comitato regionale. Piersanti si trasferì a Roma con la famiglia nel 1948. Il Presidente della Regione Siciliana, Piersanti Mattarella … Il racconto della famiglia Mattarella fatto da Caruso in uno dei capitoli del libro gli vale la citazione in giudizio da parte di Sergio Mattarella, il nuovo capo dello Stato, i nipoti Bernardo … Bernardo Mattarella coni il figlio Sergio Mattarella -Gea Ceccarelli- Stanno facendo molto discutere, in questi giorni, le dichiarazioni che il collaboratore di giustizia Franco Di Carlo ha rilasciato all'avvocato Fabio Repici riguardo la presunta affiliazione di Bernardo Mattarella, padre del Capo di Stato Sergio, a Cosa Nostra. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Nel 1956 Ciancimino venne eletto consigliere comunale a Palermo e divenne un sostenitore di Giovanni Gioia, aderendo alla corrente politica di Amintore Fanfani. Non si può definire mafioso il piccolo delinquente che arriva e ti impone la taglia sulla tua piccola attività commerciale, questa è roba da piccola criminalità, che credo abiti in tutte le città italiane, in tutte le città europee. Due cause civili – si noti bene non penali che avrebbero altrimenti indotto a molteplici obbligatorie indagini la magistratura – in cui i condannati (Rti e Alfio Caruso) se la sono cavata con risarcimenti variabili tra i 10mila e i 30mila euro, tuto sommato poca cosa considerando la portata delle rivelazioni. Avversario del banditismo separatista dell’Esercito volontario per l’indipendenza della Sicilia (Evis) e segnatamente del … Quello in cui perse il figlio Piersanti per un’esecuzione di stampo mafioso che qualcuno ritenne connessa anche con ambienti del terrorismo nero. Pertanto prima di giungere a certe affermazioni ho studiato e meditato a lungo…. I proclami, a firma del gen. inglese Alexander, erano stampati in testo bilingue italiano/inglese e servivano come vademecum agli ufficiali alleati e al personale degli uffici civili palermitani; una copia a formato manifesto veniva anche affissa sui muri della città dando così alla popolazione la possibilità di prendere atto degli ordini militari. Di questo nel 1992 venne accusato addirittura dall’ex ministro di Grazia e Giustizia Claudio Martelli, lo stesso che nominò il giudice Giovanni Falcone, direttore degli Affari Penali per consentirgli di coordinare l’azione giudiziaria da Roma: «Bernardo Mattarella secondo gli atti della Commissione antimafia e secondo Pio La Torre (1976), fu il leader politico che traghettò la mafia siciliana dal fascismo, dalla monarchia e dal separatismo, verso la Dc». Chiesta la revisione del processo intentato nel 1966 da Bernardo Mattarella e da Calogero Volpe contro Danilo Dolci e Franco Alasia e conclusosi con la condanna dei due attivisti. 324). Di Carlo, siciliano di Altofonte, fu uno dei pentiti di spicco a sua volta accusato da Michele Mannoia di essere colui che strangolò il banchiere Roberto Calvi inscenandone poi il suicidio su ordine di Pippo Calò, omicidio per cui furono però processati lo stesso Calò ed altri, poi assolti per insufficienza di prove. Mattarella lo querelò, e dopo un dibattimento durato due anni, Dolci fu condannato per diffamazione a due anni di reclusione, che non scontò per effetto dell’indulto approvato l’anno precedente – ricorda sempre Vladimiro Iuliano sul sito de L’Opinione della Libertà – Scrive lo storico Casarrubea “Mattarella non aveva avuto ugualmente partita vinta, se è vero che non era entrato più a far parte del terzo governo Moro, nonostante fosse stato in precedenza ministro dell’Agricoltura e per il Commercio, nel primo governo Leone e nel secondo governo Moro”». Nel 1953 Ciancimino venne eletto nel comitato provinciale della Democrazia Cristiana e l'anno successivo divenne commissario comunale. mattarella e la mafia? L’aveva detto vent’anni fa e adesso lo ripete: “Il vecchio Bernardo Mattarella, padre del capo dello Stato, mi fu presentato come uomo d’onore di Castellammare del Golfo”.E aggiunge: “Me lo presentò tra il ’63 e il ’64 il dc Calogero Volpe, affiliato alla famiglia di Caltanissetta, che aveva uno studio a Palermo”. Piersanti Mattarella Piersanti Mattarella nacque a Castellammare del Golfo il 24 maggio 1935. CIANCIMINO: …dalla dott.ssa BUZZOLANI sì, perché gliel’ho fatta aprire a lei, neanche l’ho aperta, la seconda neanche l’ho aperta. «Bernardo Mattarella, padrone della Sicilia occidentale, quando Palermo ancora ammetteva un solo padrone. Non va dimenticato, infatti, che l’attore della causa Sergio Mattarella in quanto Presidente della Repubblica è anche presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Il collaboratore di giustizia ha raccontato all’avvocato Fabio Repici, legale dello scrittore, che insieme al mafioso Volpe, DC, ebbe occasione «di andare a casa di Mattarella» e inoltre che: «in quei primi anni Sessanta, nei paesi in Cosa nostra entravano le persone migliori. Il padre, Bernardo Mattarella, tra i fondatori della Dc, parlamentare nazionale dello Scudocrociato dal 1948 al 1971, anno della sua morte, aveva indicato come erede il fratello, Piersanti Mattarella. WUHAN-GATES – 38. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra. Piersanti si trasferì a Roma con la famiglia nel 1948. Poi si sono divisi. I conti furono gestiti in un primo momento dal conte Romolo Vaselli, un imprenditore che negli anni 1970 controllava la raccolta dell'immondizia di Palermo. Anche il Pubblico Ministero nella sua requisitoria al processo di Viterbo aveva definito inaffidabile Pisciotta, che aveva fornito nove diverse versioni della strage e inattendibili le sue accuse contro Mario Scelba e Bernardo Mattarella. La gestione della manutenzione delle strade e delle fogne di Palermo erano gonfiate per circa l'80 per cento del loro reale valore di mercato. Per comprendere qual era il clima in cui si trovarono ad operare i primi amministratori palermitani giova leggere una nota storica che cita la Sicily Gazette: «Non sono in molti a sapere che quando gli americani entrarono a Palermo, 22 luglio 1943, promulgarono per mano dell’A.M.G.O.T. Tutti intrecciati tra loro da apparire legati da quel filo rosso di cui per primo parlò il giudice Rocco Chinnici prima di essere ucciso a Palermo da una un’autobomba. Due processi e due condanne risarcitorie per diffamazione sono giunte nei confronti di altrettanti giornalisti che hanno osato raccontare vicende controverse sullo statista siciliano Bernardo Mattarella, uno degli intoccabili ministri democristiani del Dopoguerra, e le sue presunte relazioni con esponenti di Cosa Nostra come il noto mafioso Vito Ciancimino. Ha 250 km di gittata. Figlio di un barbiere di Corleone, si diplomò geometra nel 1943. Piersanti Mattarella entra nel partito tra il 1962 e il 1963. È quanto […] Over 20 Years of Experience To Give You Great Deals on Quality Home Products and More. “Gaspare Pisciotta – era scritto nella relazione – fu arrestato il 9 dicembre del 1950 e nel processo che si tenne a Viterbo, per la strage di Portella delle Ginestre, ammise di avere ucciso Giuliano nel sonno; dichiarò che l’incarico gli era stato affidato personalmente dal ministro dell’Interno, il democristiano siciliano Mario Scelba e che la strage di Portella delle Ginestre era stata ordinata dal democristiano Bernardo Mattarella e dai monarchici Alliata di Montereale e Cusumano Geloso’’. A fare da tramite tra Berlusconi, i costruttori palermitani e l'ex sindaco dovrebbe essere stato Marcello Dell'Utri, poi senatore di Forza Italia, quest'ultimo, nel 2014, venne infine condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. corposa documentazione del procedimento per diffamazione nei confronti di Caruso davanti al Tribunale Civile di Palermo emergono elementi molto interessanti circa i rapporti tra Bernardo Mattarella e Vito Ciancimino, Terremoto tra le toghe rosse – giuliano. Pisciotta fu condannato per la strage di Portella delle Ginestre e il 9 febbraio del 1954 veniva assassinato in carcere con caffè avvelenato». di Giuseppe Sacchi. Legatissimo a Provenzano, che lo stimava parecchio (al contrario di Riina), diviene sindaco nel 1970. Un politico che fu tra i più strenui oppositori di Giovanni Falcone, il giudice antimafia per antonomasia. Nel 1992, nel periodo tra le stragi di Capaci e via D'Amelio, Ciancimino venne contattato dall'allora colonnello Mario Mori[23] e dal capitano Giuseppe De Donno del ROS, il quale dichiarò negli anni successivi: «Decidemmo di contattare in qualche modo la mafia attraverso Vito Ciancimino per fermare le stragi del 1992-93[24]». “La diffamazione operata ai danni di Bernardo Mattarella – scrive il giudice – scaturisce dalla non veridicità dei fatti narrati, giacché non vi sono elementiper ritenere provato il rapporto di amiciziacon Ciancimino, e non è veritiera la comunanza diinteressi politici giacché è, piuttosto, provata lamilitanza in correnti diverse della Dc e l’assenzadi qualsiasi legame tra i due”. E’ in memoria del Palestinese ucciso da 007 di Israele, GARIBALDI AND THE THOUSAND. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. Legatissimo a Provenzano, che lo stimava parecchio (al contrario di Riina), diviene sindaco nel 1970.
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