Ferrari brinda con Rafa Nadal e Iga Swiatek, La campagna vaccinale arriva in cantina: il debutto a La Guardiense e Cantina di Solopaca, Le aste del vino conquistano l’Italia, con i top lot e le etichette a portata di wine lover, Andrea Bocelli, da Roma a Lajatico a cavallo, lungo la Francigena, anche nel segno del vino, Verso il futuro, con gli “insegnamenti” della pandemia. Per i 140 anni sono state create anche due piccolissime “tirature”, due vini da collezione, che usciranno a giugno: il nuovo Barolo del Comune di Serralunga d’Alba, annata 2017, e il Barolo Riserva 2000. “Abbiamo deciso di riconoscere un tributo al nostro storico attaccamento al terroir di Serralunga d’Alba e produrre in quantità limitata solo ed esclusivamente nel nostro anniversario, e difficilmente lo rifaremo, un Barolo proveniente da una piccola parte di ognuna delle 4 proprietà di famiglia in quel Comune, Ornato, La Briccolina, La Serra e Lirano, che sono riprodotte in etichetta attraverso un tetraedro multicolore. L’idea di Pio Boffa era fare “un omaggio al Barolo, alla sua longevità e alla tradizione di famiglia”. La cessione agli industriali toscani atto conferma il declino di un marchio che fu grande. L’ultima nuova sfida è per la prima volta al di fuori delle Langhe, nei colli tortonesi, in provincia di Alessandria. Intorno e oltre il vino, Chianti, nei primi 4 mesi 2021, vendite al +11%, meglio anche del 2019, anno pre Covid, Il Brunello è sempre più sostenibile: in regime bio oltre il 50% del vigneto, I campioni festeggiano con le bollicine tricolori. “Nel solco dello stile unico, rigoroso e inconfondibile dell’azienda”, qui il ricordo di WineNews, con cui spesso condivideva riflessioni schiette e profonde, di grande visione, sul mondo del vino, Tra strade bianche e vigneti in fiore di Montalcino, Mauro Schmid vince la “Brunello Wine Stage”, Ocm Promozione: si pensa ad uno slittamento di tempistiche e bandi, in vista del 2023, L’export del vino italiano, nei primi due mesi 2021, perde il 13,1%, a 836 milioni di euro, Addio al maestro Franco Battiato, che ci ha fatto viaggiare da Oriente ad Occidente, come la vite, Il 2020 a Montepulciano: anno difficile, ma di investimenti, e con una vendemmia a “5 stelle”, La distribuzione in sinergia con altri produttori di vino “familiari”: la rotta di Rocca delle Macìe, Segnali di ripresa: nel Lugana crescono imbottigliamenti e valori, e si sblocca lo stoccaggio, Con Giovanni Rosso, l’Etna Rosso fa il suo debutto nella prestigiosissima Place de Bordeaux, Rrosé, il primo vino “no gender” firmato da Diesel Farm, la cantina di Renzo Rosso, Morellino di Scansano, il futuro è il turismo sostenibile ed esperienziale. Seguici anche su Facebook: @winenewsit, Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2021, TAG: ALBA, BARBARESCO, BAROLO, CESARE BOFFA, FEDERICA BOFFA, FUTURO, LANGHE, PIO BOFFA, PIO CESARE, STORIA, vino, Giovedì 20 Maggio 2021 - Aggiornato alle 18:06, La storia ed il futuro, nel segno della tradizione. Focus - Le tappe storiche della Pio Cesare, nelle mani della famiglia Boffa Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt «Domenico Cozzolongo – racconta de Carolis – fu un lungimirante proprietario turese, che possedeva vigneti sia sul versante Gioia-Putignano che su quello Turi-Rutigliano. Una cantina che ha fatto la storia del Barolo e del vino italiano, e che si trova a celebrare i suoi 140 anni, proprio a pochi giorni dalla scomparsa prematura di chi l’ha guidata per anni, ovvero Pio Boffa, “viticoltore lungimirante e ambasciatore instancabile del Barolo e del Barbaresco nel mondo”, a cui tutto il mondo del vino, da ogni angolo del pianeta, ha dedicato più di un ricordo e di un tributo, a testimonianza della caratura professionale ed umana di Pio (qui il ricordo di WineNews, con cui spesso condivideva riflessioni schiette e profonde, di grande visione, sul mondo del vino). Ambo le categorie appartengono, in termini macro, ai vini generici. Il disciplinare della DOCG Franciacorta prevede tre versioni di spumante: bianco, rosé, satèn. Pio Cesare ha infatti acquistato circa 2 ettari e mezzo nella zona di produzione del Timorasso affascinato dall’aromaticità, dalla distinta personalità e carattere di questo vino quando ha alle spalle molti anni di affinamento. Un ristretto novero in cui rientra a pieno titolo una delle realtà simbolo del Barolo, come la Pio Cesare, icona dei grandi vini delle Langhe, le cui fondamenta poggiano, letteralmente, sulle antiche mura romane della città di Alba, nel cui cuore, caso unico, è ancora completamente operativa. Ed ora, le redini dell’azienda, da sempre familiare, passano nelle mani della quinta generazione, rappresentata dalla giovanissima figlia Federica Rosy, 23 anni, e dal nipote Cesare, da tempo in azienda a fianco di Pio, “nel solco dello stile unico, rigoroso e inconfondibile dell’azienda”. La ricetta per il vino, firmata Toscana, Il vino italiano e la nuova Pac: il punto del Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli, Il Gruppo Lunelli (Ferrari Trento) “si beve” la mitica Cedrata Tassoni, Il Giro torna sugli sterrati tra i vigneti di Montalcino e il Brunello 2016 rindossa la maglia rosa. A lui si deve l’iconica etichetta che vede ancora in effigie le medaglie vinte nelle Esposizioni di fine ‘800 e primi ‘900. Cordero” Le etichette, disegnate dal fondatore, che da sempre riportano con orgoglio lo stemma della città di Alba, sono immutabili, ma a partire da quest’anno in calce avranno i nomi “Barolo Pio” e “Barbaresco Pio”, appellativi con i quali questi vini sono stati chiamati fin dagli anni Sessanta del Novecento dal nostro pubblico affezionato e come del resto li abbiamo sempre chiamati in famiglia” continua Federica Boffa, che, a 23 anni, ha idee molto chiare sulle tradizioni di casa. Ogni anno, infatti, l’azienda mette da parte, nella zona più protetta e segreta della cantina, un piccolo quantitativo di bottiglie. Barolo Marenca 2017 Luigi Pira. E se i vini non cambieranno, seguendo la tradizione del Barolo strenuamente difesa dalla famiglia e da Pio Boffa, ovvero quella del Barolo che nasce dal blend di Nebbiolo di più vigneti, saranno celebrative le etichette del Barolo e del Barbaresco dei 140 anni della cantina, comprese due edizioni limitate che rappresentano la storia della famiglia ed il legame profondissimo con il territorio. “La scelta di puntare proprio sul Barolo che più rappresenta la filosofia di famiglia, e non su un cru, è stata naturale” conclude Federica “e nasce dalla volontà di privilegiare lo stile impresso dal fondatore che per noi è e sarà sempre il nostro stile”. Ogni anno, infatti, l’azienda mette da parte, nella zona più protetta e segreta della cantina, un piccolo quantitativo di bottiglie. L’idea di Pio Boffa era fare “un omaggio al Barolo, alla sua longevità e alla tradizione di famiglia”. Nello stesso anno, nasce il PiodiLei, tra i primi Chardonnay fermentati ed affinati in piccole botti prodotti nelle Langhe e tra i primi in Italia. Nella filosofia della Pio Cesare, ogni vino ha una sua profonda identità e ragion d’essere (non solo il Barolo ed il Barbaresco, ma anche il celeberrimo Chardonnay Piodilei e non solo, ndr) e contemporaneamente tutti sono legati da un solo filo conduttore: il territorio, da rappresentare e interpretare con il massimo rispetto delle sue tante sfumature. La loro prima annata è stata il 2018, ora c’è il 2019. Il Vino Nobile di Montepulciano è uno dei vini più antichi d'Italia.. Nel 1990 è la volta del Barbaresco Il Bricco, nel 1996 della Barbera da singolo vigneto, la “Fides”, e poi nel 2014 con l’acquisizione di 10 ettari nel vigneto Mosconi, a Monforte d’Alba, prende forma un ulteriore Barolo: l’omonimo Mosconi. Il Barolo nei ricordi… l’Enologo e Gran Maestro dell’Ordine Armando Cordero ha curato il progetto personalmente sino all’annata 2012, dopodichè il lavoro è diventato frutto della sintesi fra i dati del Consorzio di Tutela e le considerazioni della Commissione Tecnica di Degustazione “A. Il Barolo Riserva 2000 è un’edizione ancora più limitata: solo 500 esemplari anch’essi numerati. Una versione di Franciacorta unica al mondo nel genere è quella Satèn.In origine, quando non era ancora DOCG, si definiva cremànt, cremoso, per la produzione più bassa di CO 2.Il Satèn, con la minore percezione della pungenza, dà una sensazione più morbida, setosa, rotonda. Una etichetta da vino è una etichetta di identificazione riportata su una bottiglia o altra confezione di vino regolarmente in commercio. E il ministro Patuanelli rassicura il mondo del vino italiano. I dati qui riportati vengono conservati per fini storici. È stata costruita su quattro livelli di cui uno addirittura al di sotto della falda del fiume Tanaro. La storia recente vede l’azienda in un crescendo di successi e progetti: cresce il parco vitato, la cantina si amplia, arrivano nuovi vini con l’entrata in scena della 4° generazione, Pio Boffa. Dati Auditel di tutte le reti generaliste italiane (Rai, Mediaset, La7), Satellitari (Sky), Digitali e locali. Tutti i vini sono prodotti, fermentano e maturano nella storica cantina, tra le poche ancora operative nel centro storico di Alba, risalente al Settecento. Nel 1985 l’azienda, colpita dalla personalità di tre micro-parcelle situate su diversi versanti della collina, decide di dare loro voce e con una piccola parte di esse crea, in sinergia con la filosofia di famiglia, un cru multi-cru, il Barolo Ornato. Nonostante la lunghissima storia del vino in Italia, non sono tante le cantine che possono vantare una vita più che secolare. Intanto emerge il concetto di cru e la vigna Ornato, già imprescindibile nel blend di vigneti del Barolo Pio, diventa terreno di nuovi studi. E della famiglia Boffa. Qui, con una temperatura e un’umidità perfette e costanti, i vini più preziosi maturano all’ombra delle antiche mura romane, già mura di cinta della città. Come uscire dalla noia e riaccendere la scintilla, Una pergola fotovoltaica con le agevolazioni fiscali, Vino, a Montepulciano arrivano i cru e si chiameranno Pievi, Il barolista Giovanni Rosso debutta nella Place de Bordeaux con il suo Etna Rosso, La nuova vita di Nicola Oberto, dalla finanza di Londra alle vigne di Barolo, Tescoma compie 25 anni: "Così è cambiato il rapporto degli italiani con la casa", Il Nobile di Montepulciano riscopre i cru: un territorio storico che valorizza il paesaggio, Tra boschi e campi, il paradiso del riso nel Parco del Ticino. Per Pio Cesare è come tornare alle origini in un comune che ha sempre rappresentato l’essenziale punto di partenza per produrre il Barolo Pio, di grande complessità, struttura e longevità. Costituisce una sorta di carta d'identità del vino, in quanto contiene tutti gli elementi necessari per identificare il prodotto a cui si riferisce.. “E così sarà” continua Cesare Benvenuto Pio. È una tiratura limitatissima di cui abbiamo numerato 1881 bottiglie in ricordo dell’anno della nostra fondazione” racconta Cesare Benvenuto Pio, che, già dal 2000, affiancava lo zio Pio Boffa in azienda. Il vino d'annata è un vino, privo di denominazione o origine, di cui almeno l'85% delle uve sono state prodotte in un millesimo specifico che può essere riportato in etichetta. “Si tratta, oggi, a maggior ragione, di un vero e proprio rilascio affettivo. 140 anni, 5 generazioni, 75 ettari di vigneti e un pugno di date che hanno segnato la storia di questa azienda capace di rendere contemporanea l’antica tradizione delle Langhe. Sono i blasonati produttori di Barolo e Barbaresco che, consolidata la supremazia del rosso di Langa in tutte le sue forme, hanno deciso di investire nel vino bianco più baciato dal successo di tutto il Piemonte: il Derthona Timorasso dei Colli Tortonesi. Monleale (Alessandria). Oscar Farinetti ricorda l’amico Pio Boffa: “Ti immagino da ragazzo a far amare il tuo vino a New York” Ieri i funerali del titolare della cantina Pio Cesare morto per Covid a 66 anni Servono più risorse”, Innamorarsi di nuovo del proprio partner. Il Taurasi è un vino a DOCG prodotto nella provincia di Avellino a cui nel 2011 è stato cambiato il nome per cui dovrà per il futuro essere commercializzato con l'etichetta Taurasi rosso rispettando il nuovo disciplinare.. Il Barolo Riserva 2000 è un’edizione ancora più limitata: solo 500 esemplari anch’essi numerati. Questo contenuto è riservato agli abbonati, La prestigiosa uva piemontese è riuscita a sedurre i nomi più blasonati del Barolo e del Barbaresco che hanno seguito le orme del pioniere Walter Massa: «È il nostro Nebbiolo a "bacca bianca"», Tumori: “Sfondato di 464 milioni di euro il fondo dei farmaci innovativi. Il primo dei tre Barolo proposti dall’Azienda Vitivinicola Pira Luigi è il Marenca 2017. “Per sottolineare gli estremi dell’anniversario, la doppia cifra 1881-2021 verrà riportata sull’etichetta del Barolo Pio e sulle capsule di tutti i nostri vini”. Due generazioni dopo, saranno Rosy Pio e il marito Giuseppe Boffa a dare nuovo impulso alla Pio Cesare, facendo del loro Barolo un riferimento nel panorama vinicolo italiano. Non a caso una bottiglia di “Primaticcio di Turi”, annata 1869, costava 1 lira, ovvero l’equivalente del salario di una giornata di lavoro in campagna. Ascolti TV. Intuisce le potenzialità del vino delle Langhe a livello internazionale ed è tra i primi a portarlo verso il mondo. Fiere del vino 2021: la terza edizione della manifestazione si svolgerà dal 10 al 12 novembre 2021. Cenni storici. «Una produzione di nicchia , che abbiamo dovuto assegnare con il contagocce, così come facciamo con i nostri cru di Barolo… Con i 140 anni Pio Boffa aveva deciso di rilasciare 500 bottiglie della grandissima annata 2000, quella a cavallo tra i due secoli, che ha sancito l’inizio di una serie di annate straordinarie in Langa. Nel 1881 Cesare Pio fonda l’azienda che tutt’ora ha sede nello stesso storico palazzo nel centro della città di Alba. I nomi sono tutti eccellenti: Franco Martinetti, Vietti, Borgogno, Roagna, Pio Cesare, Oddero, La Spinetta e Sordo, a cui si è appena aggiunto anche Voerzio Martini. Il Barolo Riserva 2000 è la prima edizione che esce da questa preziosa library di famiglia, ma Pio Cesare non esclude che sia l’inizio di una serie di esclusive emissioni. Le migliori denominazioni e annate in offerta speciale. I vigneti di Pio Cesare, 75 ettari di proprietà acquistati pazientemente a partire dagli Settanta, si trovano in posizioni di particolare pregio all’interno di più comuni nella zona del Barolo e del Barbaresco nelle migliori zone delle Langhe (Serralunga d’Alba, Grinzane Cavour, La Morra, Novello, Monforte d’Alba e Treiso e San Rocco Seno d’Elvio) e “rispettarli nella loro singolarità ma rappresentarli nel loro insieme è la missione che ci tramandiamo da sempre. La chiave che custodiva le bottiglie, protette gelosamente prima da Nonna Rosy e poi da Pio, è riprodotta in etichetta”. Contatti: info@winenews.it Il 2021 con la tragica e inaspettata morte di Pio Boffa, vede Federica Boffa Pio, quinta generazione, prendere il timone dell’azienda di famiglia, con la missione - a partire da questo 140esimo anniversario - di proseguire con coerenza verso il futuro. Da Xtrawine potrai trovare un'ampia selezione di champagne delle migliori marche. “Ogni zona, e parcella, ha il suo carattere e solo attraverso il connubio di queste molteplici differenze riusciamo a comporre vini che siano veramente nostri, tradizionali” dice Federica Boffa, ricordando le parole di suo padre: “è la nostra firma”.

Infortunio D'ambrosio Oggi, Rimanere Indifferente Sinonimo, Meteo Colle Brianza, 2 Centesimi Malta 2015, Decreto Permesso Di Soggiorno, Mellieħa Community Clinic, Ibrahimovic E Del Piero,